“Disturbi specifici dell’apprendimento. Unico obiettivo, come costruire un lavoro di rete”, questo il titolo del convegno sui DSA organizzato dalla senatrice del Movimento Cinque Stelle Tiziana Drago e tenutosi a Catania nell’hotel Plaza. Occasione perfetta per fare il punto sui numeri esatti, anche se sottostimati, di questi disturbi e sui modi in cui il sistema scolastico italiano li affronta.
Nel suo intervento la senatrice Drago ha innanzitutto fatto inquadrato il fenomeno per poi dare visione dei punti cardine di quello che il nuovo disegno di legge a cui sta lavorando col fine di andare incontro alle esigenze dei ragazzi DSA e delle loro famiglie.
Queste quindi le parole della senatrice pentastellata: “Sui temi dell’istruzione c’è stato un grave deficit di attenzione, specie in questa terra dove l’evasione scolastica ha picchi del 20%. Chi ha disturbi dell’apprendimento, inoltre, vive una marginalizzazione insopportabile e tanti finiscono per abbandonare il percorso scolastico. Per questa ragione stiamo lavorando ad un disegno di legge che dia attenzione alla diagnosi precoce, introducendo uno screening obbligatorio degli alunni a partire già dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia e il primo anno della scuola primaria. Ciò allo scopo di poter rilasciare una sorta di pre diagnosi al primo anno della scuola primaria da riconfermare con diagnosi definitiva alla fine del secondo anno. Inoltre, abbiamo previsto misure di supporto come didattica individualizzata e la creazione di un ponte tra scuola e famiglie, ipotizzando l’introduzione di sgravi fiscali per i ragazzi con disturbi dell’apprendimento”.
Importante per la senatrice anche il rispetto le linee guida, per cui nel disegno di legge sono preveiste sanzioni pecuniarie per gli insegnanti e i dirigenti scolastici che non rispettano i tempi di presentazione del Piano didattico personalizzato per i ragazzi con Dsa. A dare il loro contributo sotto l’aspetto tecnico sono stati diversi relatori che si sono avvicendati nel corso del pomeriggio.
In particolare il professore Giacomo Stella, ordinario di Psicologia clinica, fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia ed attuale direttore scientifico della rete SOS dislessia. Ed, a nove anni dall’introduzione della legge 170, sui diritti degli studenti dislessici Stella ha affermato: “Oggi la dislessia non è più negata, ma è tollerata, quando non è osteggiata. È il momento di fare un passo avanti. La scuola deve cambiare e concedere realmente a tutti il diritto alla formazione”.
Lo psicologo e direttore dell’Istituto di Ricerca sui disturbi dell’apprendimento e del comportamento, Iridiac di Messina, Massimo Ciuffo, ha invece puntato l’attenzione dui modelli teorici e le diagnosi nei problemi relativi ai processi di lettura in età evolutiva e in età adulta e su quali ricadute e criticità può avere una mancata individuazione del problema.
Una fotografia della situazione nella città di Catania è stata fornita da Valeria Diana, portavoce del Movimento Cinque Stelle nel consiglio comunale etneo: “Ci sono molte famiglie che si sentono invisibili, seppure vi siano leggi nazionali e regionali. Questo non deve accadere. Il Comune di Catania ha attivato un bando a titolo gratuito per la creazione di progetti nell’area dei DSA. L’iniziativa prevede uno screening per i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e delle classi della scuola primaria e durerà tre anni. Un primo passo ma c’è ancora tanto da fare”.
Mentre Vanessa Vinciguerra, tecnico dell’apprendimento e direttore dell’associazione “Voladigitando Dsa Onlus”, ha mostrato quelli che possono essere considerati campanelli d’allarme, sin dalla scuola materna, per l’individuazione della presenza di uno dei disturbi dell’apprendimento, evidenziando quindi “l’importanza della figura del tecnico dell’apprendimento nel percorso scolastico”.
La deputata regionale del Movimento Cinque Stelle, Gianina Ciancio, è intervenuta soffermandosi sulla legge approvata nel giugno del 2018 in riferimento agli intervento a sostegno degli alunni con disturbi specifici di apprendimento. A tal rigaurdo la Ciancio quindi affermato: “La legge in questione prevede che la Regione adotti ogni misura necessaria per adeguare i propri servizi sanitari alle problematiche relative alle difficoltà specifiche di apprendimento, fornendo le strutture e i professionisti qualificati, nonché l’avvio di una campagna di screening e monitoraggio su tutto il territorio che come abbiamo ascoltato dalle parole di autorevoli relatori è un’arma vincente per il trattamento dei DSA”.
Saluti e apprezzamento per l’iniziativa sono stati inoltre portati al convegno da Salvo Pogliese, sindaco di Catania, e da Barbara Mirabella, assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Attività e Beni Culturali, Pari Opportunità e Grandi Eventi.