L’ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, si mostra preoccupato di fronte alle nuove regole per la quarantena a scuola.
“Il non obbligo vaccinale di adesso è molto più pesante per i minori di quanto lo sarebbe un obbligo” dichiara all’Adnkronos.
“Io sono un fautore dell’obbligo vaccinale per il coronavirus soprattutto per gli adulti. E sono anche convinto che per bambini ed adolescenti il non obbligo può innescare problemi di discriminazione” continua.
“Fino a 18 anni non hai potere contrattuale con i genitori per imporre la tua volontà, magari condizionata dal fatto che il compagno di banco può fare la partita di pallone mentre tu non puoi, o può entrare in classe mentre tu devi stare in dad” aggiunge.
Poi: “Questa ulteriore discriminazione mi preoccupa. Ma questi ragazzi sono per lo più figli di genitori che per età ricadono nella fascia dei potenziali no vax, o di coloro che sono restii a vaccinarsi“.
Sui bambini delle elementari “si è consumato un lungo dibattito sui rischi. Quanta gente autorevole ha detto ufficialmente ‘io aspetterei’; se sei un genitore e senti una cosa del genere non fai vaccinare tuo figlio. Sicuramente questa fascia subisce gli effetti dei ritardi della disponibilità vaccinale e della comunicazione istituzionale, che è stata farraginosa e non sempre lineare nonostante gli ordini di categoria dei pediatri siano stati coerenti“.