In un articolo recente su Orizzonte Scuola, l’insegnante Fulvio Genero dell’I.I.S. Copernico-Luxemburg di Torino ha condiviso la sua storia con gli studenti del 4° anno del corso linguistico. Ha raccontato come il suo cane Luna lo aiuti a gestire il diabete, una malattia che lo affligge da tre decenni. Luna è diventata un vero e proprio angelo custode per lui, poiché il suo fiuto può rilevare variazioni nei livelli di zucchero nel sangue, avvisandolo in caso di imminenti crisi di zucchero alto o basso.
Durante il periodo di isolamento dovuto alla pandemia da Covid-19, Genero, dopo aver fatto alcune ricerche online, ha deciso di cercare un cane allerta per il diabete, in particolare per affrontare le crisi notturne. Ha contattato l’Associazione Italiana Cani Allerta Diabete a Roma, ma l’acquisto di un cane già addestrato era un investimento significativo, circa 18.000 euro. In alternativa, ha optato per l’addestramento di un cane, anche se sapeva che questo richiedeva tempo. La scelta si è rivelata fortunata, in quanto Luna, una vivace Labrador di tre anni, ha dimostrato di apprendere rapidamente.
Genero spiega che l’addestramento richiede la costruzione di una fiducia reciproca con il cane. Ogni giorno lui e Luna seguono un programma ben definito. Genero raccoglie campioni di saliva quando i livelli di zucchero non sono normali, utilizzando un misuratore di glicemia, in quanto Luna è ancora in fase di apprendimento. Successivamente, Luna deve identificare l’odore di Genero tra vari campioni, inclusi quelli di altri soggetti diabetici, e viene premiata quando lo fa correttamente. Durante il giorno, Luna è incoraggiata a individuare l’odore di Genero da posizioni diverse sul suo corpo, come la tasca dei pantaloni o la calza alla caviglia. Nella fase avanzata dell’addestramento, il cane deve anche essere in grado di recuperare un kit d’emergenza.
Luna è al fianco di Genero in ogni momento, persino a scuola. Genero la definisce la sua “luce” invece di un’ombra, poiché mentre un’ombra porta oscurità, Luna porta la salvezza. Il nome Luna è stato scelto da Genero, ispirandosi a una serie televisiva di cui suo figlio era appassionato, “Luna nera”, anche se Genero ama pensare che il nome rappresenti un positivo contrasto con il suo manto nero.
Formare un cane allerta richiede un grande impegno, ma grazie al forte legame tra Luna e Genero e alla costante pratica, il cane ha fatto notevoli progressi. Tuttavia, Genero ammette di non poter dedicare a Luna tutto il tempo necessario a ottimizzare il suo apprendimento, a causa dei suoi impegni di lavoro. Alla fine, Luna dovrà superare un esame per ottenere la certificazione di cane allerta per il diabete. L’arrivo di Luna ha cambiato la routine giornaliera di Genero, ma il rapporto affettuoso e il potenziale salvavita che il cane porta con sé rendono questo sacrificio degno di essere fatto.
Genero solleva una questione importante: nonostante il ruolo vitale che i cani allerta svolgono per le persone con patologie, non vengono trattati allo stesso modo dei cani guida dall’Azienda sanitaria. Di conseguenza, potrebbero essere limitati nell’accesso ai luoghi pubblici e non ricevono sovvenzioni in quanto non sono considerati dispositivi medici. Genero suggerisce che sia giusto sensibilizzare il pubblico su questo problema e lancia l’idea di una petizione per ottenere il riconoscimento e i diritti che questi straordinari cani meritano.