Il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e il segretario della Uil Scuola Sicilia, Claudio Parasporo, contestano la scelta di aumentare la didattica in presenza al 75% nelle scuole superiori.
“Musumeci riconsideri l’aumento della didattica in presenza al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado. È evidente a tutti che non ci sono le condizioni per procedere in questa direzione” dichiarano.
“Non sarebbe da escludere invece un incremento della didattica a distanza o della didattica digitale integrata anche negli altri ordini di scuola, evitando così di esporre al rischio di contagio da covid il personale e gli studenti” proseguono.
“Bisogna considerare che, secondo le ultime evidenze scientifiche, proprio gli studenti delle superiori sono i più colpiti dalla variante inglese e che la campagna di vaccinazione del personale scolastico produrrà effetti solo fra alcune settimane. Lo stesso ministro Speranza, nelle ultime ore, ha invitato alla prudenza in vista del picco di questa ulteriore ondata previsto per la fine di marzo” specificano.
“Modificare in questa fase l’assetto organizzativo e didattico nelle scuole siciliane è per noi un elemento di forte criticità e non produrrà nessun effetto positivo. Invitiamo, pertanto, il governo regionale siciliano a riconsiderare la scelta effettuata con la nota del 24 febbraio, nell’interesse di tutto il personale scolastico, degli studenti e delle rispettive famiglie” aggiungono.
Concludono: “Sì alla didattica in presenza ma solo quando le condizioni saranno tali da garantire la sicurezza nelle scuole“.