Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, parla di didattica a distanza per le superiori e si sofferma sulle difficoltà che avranno gli studenti più fragili.
“Alla luce dell’ultimo Dpcm, i 168mila studenti delle scuole superiori toscane saranno costretti a tornare a fare scuola principalmente con metodi di didattica a distanza. Per molti questo significa non fare realmente scuola” afferma.
“La scuola è un percorso educativo che si sviluppa principalmente nel rapporto in presenza con i propri insegnanti. Con la didattica a distanza si perde tutto questo e si amplificano le difficoltà, soprattutto per i ragazzi più deboli, come i quasi 6.000 studenti portatori di handicap iscritti nelle scuole superiori toscane” continua.
“Un danno doppio se pensiamo agli 87.000 studenti degli istituti tecnici e professionali, che dovrebbero fare quotidianamente laboratori, esercitazioni e attività manuali, impossibili con la didattica a distanza” aggiunge.
“Bene che si stanzino risorse per il trasporto pubblico locale, che gli esperti individuano come il fulcro del contagio in questi mesi. Ma lo ribadiamo di nuovo, come abbiamo fatto negli ultimi mesi: la scuola deve essere l’ultima cosa a chiudere, perchè obbligando i ragazzi a stare a casa si fa un danno innanzitutto a loro e si crea una ferita devastante per il futuro loro e del paese” conclude.