Leggere un libro per molti è un momento di piacere. Immergersi tra le righe di un testo ben scritto è sempre un’esperienza magnifica, in grado di dare forti emozioni e di regalarci sempre qualcosa di nuovo. Capita però che la lettura di un libro possa essere considerata come una punizione, ed è questo quello che è accaduto in una scuola in Virginia dove alcuni ragazzi hanno scontato la loro pena di vandalismo leggendo alcuni libri.
L’insolita punizione è stata emessa da un giudice in Virginia. La decisione è stata presa poiché i ragazzi colpevoli avevano imbrattato con gli spray una storica scuola per neri, disegnando svastiche e scrivendo “potere ai bianchi”. Un atto che non poteva restare impunito.
Alla pena in comunità il giudice Avelina Jacob ha preferito optare per un’altra soluzione: far leggere dei libri che aprissero la mente di questi ragazzi, in modo tale che comprendessero appieno la gravità dei loro gesti. I testi assegnati sono stati “Night” di Elie Wiesel, “I So Why the Caged Bird Sings” di Maya Angelou e infine “The Crucible” di Arthur Miller.
L’istituto che i ragazzi hanno rovinato era una scuola storica e significativa, era infatti quella usata dai bambini neri durante la segregazione nella Virginia del Nord.
È passato un anno ormai dagli atti vandalici, le scritte sono ora un vecchio ricordo ed i libri sono stati letti dai ragazzi. Le accuse di distruzione della proprietà privata e di ingresso illegale sono state archiviate e gli studenti hanno sicuramente imparato qualcosa. Il giudice al riguardo ha detto: “Spero che abbiano imparato la lezione più importante, quella della tolleranza”.
Uno dei ragazzi è stato particolarmente colpito dalla lettura dei libri “imposti” ed infatti si è detto pentito: “Ho sbagliato, ora so che questo simbolo significa molto per le persone. Ricorda loro le cose peggiori, i familiari e amici che hanno perso e il dolore della tortura, psicologico e fisico. E’ un simbolo che ricorda a tutti come possono essere odiose le persone e come il mondo può essere crudele e ingiusto. Non avevo idea di quanto in profondità andassero le parti più oscure della storia umana. Tutti dovrebbero essere trattati con l’uguaglianza. Non importa la razza, la religione, il sesso o l’orientamento. Farò del mio meglio per far evitare quest’ignoranza”.
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