Vito Bardi, governatore della Regione Basilicata, ha deciso che anche le scuole elementari e medie devono passare alla didattica a distanza fino al 3 dicembre.
“Sulla base del monitoraggio condotto dalla task force regionale nel periodo che va dal 24 settembre, ovvero dall’avvio delle attività scolastiche, fino allo scorso 12 novembre, abbiamo registrato incrementi percentuali significativi di casi positivi: del 261,90% per le fasce di età della scuola primaria, del 173,17% per quelle della secondaria di primo grado e del 237,14% per quelle della secondaria di seconda grado” spiega.
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Secondo Bardi, questi sono “numeri che sono in linea con l’aumento dei contagi tra i soggetti adulti e che contribuiscono a consegnare alla Basilicata un indice Rt pari a 1,63 nella settimana che va dal 2 all’8 novembre, con la conseguenza che la classificazione del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità colloca il nostro territorio in uno scenario compatibile con il 3 e tendente al 4, ossia quello a rischio molto alto”.
“Abbiamo deciso la chiusura di queste scuole solo per due settimane, fino al 3 dicembre. Monitoreremo quotidianamente i dati e, se la situazione dovesse migliorare, potremo anche interrompere preventivamente la misura” aggiunge.
L’Anci Basilicata invece critica la scelta di chiusura delle elementari e medie: “Non possiamo permetterci il lusso di interrompere l’attività didattica ed educativa dei nostri bambini e ragazzi. Il Ministero dell’Istruzione ha segnalato che già con il primo lockdown gli alunni delle prime classi elementari hanno subito danni notevoli tanto che ci sono problemi gravi di apprendimento della lettura e della scrittura. Dobbiamo scongiurare una nuova lunga chiusura delle scuole”.