Valentina Cintoi ha scelto di cambiare vita per essere felice. Lasciato il ruolo di manager, ora è un’insegnante precaria.
Ora docente di Lettere al Liceo Artistico Nani Boccioni, Valentina racconta la sua storia al Corriere del Veneto: “Povera, ma finalmente felice. Pensi che pochi giorni fa ho ricevuto una proposta di lavoro per un ruolo di country manager in un’azienda canadese. Ma non ci ho pensato un attimo, e non ho nemmeno voluto sapere quanto sarebbe stato il mio stipendio, una valutazione che ha guidato le scelte professionali dei miei primi quarant’anni, carichi di desiderio di rivalsa. Ora sto troppo bene con i “miei” ragazzi e non cambierei per nulla al mondo“.
“Una laurea in Lettere moderne all’Università di Verona nel 2001. Poi ho iniziato il mio percorso attraverso varie aziende: partita da Vicenza, sono approdata a Washington in un’azienda di marmi dove ho ottenuto il mio posto da dirigente, dopo essere passata per altri Paesi, da Israele, alla Norvegia, all’Inghilterra. Nella mia vita ho fatto diciotto traslochi” prosegue.
“Ho capito che era altro che volevo fare nella vita. Nella mia casa ospitavo studenti stranieri, ho capito che ciò che mi dava maggiore felicità era stare con i giovani. Ho mollato tutto e me ne sono tornata a Verona, città bella, ma anche difficile. Il mio obiettivo era impegnarmi nel sociale, ho iniziato lavorando per “La casa di Massimo”, una onlus romana” aggiunge.
“per permettermi questo dovevo avere anche un lavoro con cui potermi mantenere. E qui mi ha aiutato una grande amica di Verona, Anna: è stata lei che mi ha segnalato l’apertura delle graduatorie per l’insegnamento. E ora eccomi qui” continua.
“È stato amore a prima vista, e pensare che questo lavoro da giovane non l’avevo nemmeno preso in considerazione. Ma nella vita si cambia: ho capito che ciò che desideravo di più era trasmettere ai giovani ciò che ho imparato in giro per il mondo” conclude.