È crollato un ponte in provincia di Siena, precisamente nel comune di Radicofani, nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 marzo. La costruzione si trovava sopra il fiume Pagina, lungo la strada regionale 2 Cassia, nel tratto del chilometro 152 + 700. Fortunatamente, nessuno è rimasto coinvolto o ferito nel crollo.
Il problema è che il ponte era già stato dichiarato inagibile da qualche anno. Proprio per questo motivo, nel 2014, era stato chiuso. Nel 2017, dato che non erano stati effettuati dei lavori di manutenzione, il Comune aveva disposto la costruzione di un percorso alternativo. In aggiunta, da diversi anni molti automobilisti avevano lanciato l’allarme, evidenziando quanto l’infrastruttura fosse pericolante e a rischio di crollo imminente.
Solo qualche settimana fa, Nicoletta Innocenti, la presidente di Opera Val d’orcio, aveva voluto denunciare pubblicamente le condizioni in cui si trovava il ponte: “È evidente a chiunque passi in questi giorni sulla Cassia all’altezza della zona artigianale di Abbadia San Salvatore che il viadotto sostituito dall’attuale bypass sta crollando. C’è qualcuno che motivatamente parla di subsidenza (fenomeno di abbassamento del suolo che può avere cause naturali, legate a processi geologici, ma spesso anche cause artificiali o antropiche legate alle azioni dell’uomo negative per il territorio) da mettere in relazione alla geotermia in Amiata. I palloni totalmente scoperti ne sarebbero il segno“.
Probabilmente a causa delle ultime precipitazioni e la piena del fiume Paglia, il ponte è però crollato. L’Anas ha già dichiarato che la demolizione e la successiva ricostruzione dell’infrastruttura è stata messa tra i piani di finanziamento. Adesso, l’ente attende le necessarie autorizzazioni per avviare i lavori previsti.