Il consigliere del ministro alla Salute Walter Ricciardi ha ricordato: “Siamo ancora nel pieno della seconda ondata di Sars-CoV-2″.
Il consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, è intervenuto a al programma condotto da Fabio Fazio Che Tempo Che fa, su Rai1, e riguardo il futuro della gestione virus ha spiegato “Siamo ancora nel pieno della seconda ondata di Sars-CoV-2, dicembre e gennaio saranno terribili per due motivi: per i problemi nell’accesso ai servizi e per le tante differenze a livello ragionale”.
VIRUS CONTINUA A VIAGGIARE
Sempre il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma ieri ha dichiarato: “Questo virus viaggia con le persone: se le persone stanno ferme o hanno dei comportamenti saggi, riusciremo a continuare su questa squadra ed a invertirla. L’obiettivo successivo è quello di diminuire i contagi”.
Poi si è soffermato sulla questione del sistema divisivo imposto nel paese: “La cosa importante del sistema a fasce è che ancora le decisioni a un dato oggettivo, quello della diffusione del contagio. È chiaro se la zona arancione o la zona gialla vengono interpretate come un liberi tutti, questo è un errore. Essere in zona gialla significa adoperare ancora le stesse cautele di marzo-aprile, mentre molto spesso questi colori vengono interpretati molto spesso come un liberi tutti. Noi siamo ancora in piena emergenza”.
LEGGI ANCHE: Scuola: Test Rapidi e Lezioni Pomeridiane, Ecco il Piano per il Rientro del 7 Gennaio
30MILA CONTAGIATI TRA INFERMIERI E MEDICI
Ricciardi poi commenta la riapertura delle scuole a partire dal prossimo 7 gennaio: “Queste sono decisioni che devono essere prese con un monitoraggio quotidiano per quanto riguarda gli ospedali e la saturazione dei posti letto e bisettimanali sulla mobilità. Tutti speriamo di poter invertire questo appiattimento a gennaio, ma tutto dipende dal comportamento dei singoli e delle istituzioni”. Il consigliere si è soffermato sulla questione ospedali, ancora in grave emergenza: “Ci sono ancora criticità. Si è sicuramente attenuata la criticità in alcune aree del Paese, ma sono soprattutto sul personale sanitario: solo in quest’ultimo mese si sono infettati 30 mila operatori tra medici e infermieri“.
LEGGI ANCHE: Mettere i Voti Prima di Morire, La Commovente Storia di un Insegnante