Arriva una misura maggiormente restrittiva. In questi giorni, moltissimi supermercati e ipermercati hanno iniziato a vietare l’acquisto di qualsiasi prodotto che non rientri tra i beni di prima necessità. Per questo motivo, da Roma a Milano, gli addetti hanno sbarrato interi scaffali o reparti, con l’intento di impedire l’accesso ai clienti. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri impone, infatti, che queste attività possano restare aperte esclusivamente per consentire di comprare beni di prima necessità. Pertanto, anche i supermercati e gli ipermercati si sono dovute adeguare alle nuove direttive.
Per questo motivo, diversi marchi della grande distribuzione hanno optato per lo stop della vendita di prodotti come pennarelli, quaderni, cancelleria in generale e biancheria intima. In effetti, se i supermercati continuassero a vendere qualsiasi elemento, si dovrebbe parlare di concorrenza sleale. Attualmente, tutte le altre attività, comprese le cartolerie e i negozi di abbigliamento, sono e devono rimanere chiuse fino a nuove disposizioni.
Tuttavia, è bene anche considerare un altro aspetto. Ciò che, durante questi giorni, il presidente Conte in primis ha raccomandato è quello di acquistare solo beni di prima necessità, ma comprando esclusivamente in necessario. Se tutti noi, ogni volta in cui ci rechiamo al supermercato, andassimo a fare delle vere e proprie scorte, ci sarebbero delle lunghe file al di fuori dei supermermercati. In questo senso, se ci si basa sulla ricerca dei prodotti che servono nell’immediato, si consentono tempi di attesa ridotti e minori assembramenti.
Il nuovo stop, comunque, non è “piaciuto” a molti genitori. Visto che sono a casa, i bambini stanno passando molto tempo a disegnare. Per di più, le lezioni, in molte parti d’Italia, stanno proseguendo tramite la didattica e-learning. La cancelleria rientra, dunque, tra i prodotti che possono servire. “Quaderni, matite e pennarelli servono per fari i compiti e i disegni che i bambini comunque stanno facendo a casa. Se le cartolerie sono chiuse, dove li compriamo?“, hanno dichiarato alcuni.