Il caso dell’aumento del costo dei disinfettanti per le mani e delle mascherine è diventato eclatante. Da una parte, ha fatto particolare scalpore il fatto che, a seguito della diffusione del coronavirus in varie Regioni italiane, le farmacie e i supermercati sono stati totalmente svaligiati. Ora, i disinfettanti e le mascherine sono quasi introvabili.
Nei giorni scorsi, è diventata virale uno screenshot di una bottiglietta di Amuchina venduta su Amazon a 200 euro. Un rivenditore privato ha infatti sfruttato a suo vantaggio il fatto che non vi siano più questi prodotti in commercio. Molti altri venditori hanno, poi, preso ispirazione e cercato di emularlo. Attualmente, una bottiglietta di Amuchina può costare 50 euro, contro il prezzo “normale” pari a tre euro. È stato stimato che su Amazon ci sono rincari che arrivano anche al 700%. Un esempio è la vendita di 12 confezioni da 80 ml di Amuchina Xgerm a 200 euro, cioè 16,60 euro per ogni confezione. Oppure, quattro pezzi dello stesso prodotto a 79 euro, ossia 19,75 a bottiglietta.
Tuttavia, le segnalazioni relative al costo sproporzionato di disinfettanti e mascherine sono state particolarmente elevate. Per questo motivo, una volta venuta a conoscenza del caso, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’accusa di manovre speculative a carico di ignoti. Ulteriori segnalazioni hanno evidenziato anche la presenza di truffe su prodotti falsi, venduti invece come se fossero originali. Pertanto, le fiamme gialle si stanno occupando delle indagini in questo settore.
Tra le varie segnalazioni, vi è pure quella di Maurizio Casacco, presidente della Confapi. Ha lanciato un appello al Governo: “Oggi, non si trovano l’amuchina e altri disinfettanti. Ci vuole subito un intervento ministeriale “per decreto” contro l’aumento dei prezzi dei prodotti utili nell’emergenza del coronavirus“.