Data la chiusura delle scuole e la necessità di andare a lavoro, per molte famiglie la situazione sta diventando abbastanza complicata. Il Governo, tuttavia, sta lavorando affinché la situazione gravi il meno possibile su tutti. Così come aveva annunciato qualche giorno fa la ministra Nunzia Cataldo, si sta pensando a qualcosa che possa aiutare concretamente i genitori in questo periodo. Tra le proposte avanzate, vi è il congedo parentale e il bonus baby sitter.
In effetti, nella giornata di domani, venerdì 13 marzo, il Consiglio dei Ministri dovrà approvare o meno la bozza del decreto sugli aiuti alle famiglie. Il decreto in questione prevede una serie di punti, che sicuramente subiranno qualche “limatura”, ma che comunque sono utili per aiutare le famiglie ad affrontare l’emergenza coronavirus.
Uno dei punti proposti prevede il congedo parentale per uno o entrambi i genitori di figli di età inferiore ai 14 anni. Si potrà usufruire del congedo per un massimo di 10 giorni.”Ai genitori lavoratori di figli sino ai 14 anni è riconosciuto un periodo di congedo parentale straordinario pari a dieci giorni, senza riduzione della retribuzione. Se tali giorni di congedo vengono utilizzati in parti uguali da entrambi i genitori, essi sono incrementati di ulteriori cinque giorni. Nel caso di famiglie monogenitoriali, all’unico genitore viene comunque riconosciuto un periodo di congedo parentale di quindici giorni. Al genitore del figlio del personale sanitario e tecnico, ovvero di ricercatori presso centri e istituti di ricerca impegnati a contrastare il diffondersi del COVID-19, viene riconosciuto un periodo di congedo straordinario pari a 15 giorni“, si legge.
È stata proposta anche “la corresponsione di un bonus di 600 euro ai nuclei familiari con figli minori fino a 14 anni per l’acquisto di servizi baby-sitting”. Invece, i caregiver familiari potrebbero usufruire di un bonus di 500 euro.