“San Severino Marche è un esempio virtuoso per rapidità di reazione a una ferita così grande della natura, ad un vulnus inferto dolorosamente al territorio dal terremoto“. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esordito durante l’inaugurazione della scuola elementare provvisoria ‘Tacchi Venturi’ a San Severino Marche, uno dei Comuni del cratere sismico. La scuola è stata realizzata grazie alla solidarietà di 20 comuni in seguito al terremoto del 2016 che ha colpito Macerata, grazie a fondi del Miur e di donazioni di privati.
Durante l’evento, il premier ha dialogato con i ragazzi: “Userete le parole per conoscere, amare, chissà magari anche insegnare. Questo è il traguardo più grande della vostra vita: formerete voi stessi. Sono qui per voi – ha detto il presidente rivolgendosi ai bambini – risparmio le parole per i grandi“.
La conversazione ha assunto toni scherzosi: “Sapete sono diventato premier da poco tempo, per caso. E se questo è il mio terzo viaggio nelle Marche vuol dire che sono molto attento alla vostra regione“. Non ha però risparmiato raccomandazioni ai più piccoli: “Rispettate gli insegnanti, è fondamentale. Certe volte possono sbagliare, ma bisogna sempre rispettarli perché avranno la responsabilità di sollecitarvi in questo percorso, di confrontarsi con voi, di dialogare. Se penserete di avere subito un torto state tranquilli, perché la vita tutto restituisce. È importante fare bene il proprio compito“.
Conte ha poi risposto ad un bambino che gli chiedeva se le scuole dopo il terremoto sarebbero state più sicure: ”L’edilizia scolastica è un nervo scoperto, molti edifici non sono a norma, alcuni per il controllo statico, il 50% ha solo il certificato di agibilità, cercheremo di costruire una mappatura completa per vedere cosa manca e per potere intervenire, stiamo lavorando per questo“.