Esistono degli atteggiamenti e dei comportamenti che perpetuati nel corso del tempo dai genitori possono rischiare di compromettere ed indebolire i rapporti coi figli.
L’incapacità di ascoltare i propri figli può condizionare pesantemente lo sviluppo delle capacità comunicative di questi ultimi. La curiosità che contraddistingue i bambini, li induce a fare continuamente domande per soddisfare la voglia di conoscere il mondo. I bambini vogliono sapere. Il genitore è il primo interlocutore al quale si rivolgono per soddisfare il proprio desiderio di conoscenza.Capita sempre più frequentemente però che gli adulti, troppo presi dalla frenesia della vita, ignorino tali richieste, obbligando a stare in silenzio i bambini e fornendo risposte in maniera telegrafica. Tali atteggiamenti possono portare i bambini a perdere la voglia di interfacciarsi con i propri genitori che risultano poco interessati, preferendo spazi di solitudine ed escludendoli sempre più dal proprio mondo.
Un errore commesso dalla maggior parte dei genitori consiste nel confondere l’educazione con le punizioni, le proibizioni, con un eccessivo autoritarismo che non permette al bambino di commettere passi falsi. Così facendo, non lo stiamo aiutando a fare meglio fornendogli strategie e mezzi, ma lo stiamo solo umiliando! Si tratta di un atteggiamento inutile e dannoso per un sano sviluppo dell’autostima del piccolo, il quale penserà di valere poco e di non essere in grado di fare nulla. Il bambino diventerà sempre più insicuro e svilupperà un sentimento di rancore nei confronti del genitore.
Un secondo atteggiamento da evitare è quello di chi ricorre ai paragoni tra fratelli o tra un bambino e i propri compagni di classe, per sottolineare le qualità che gli altri hanno e lui no, rimarcando le cose che gli altri fanno bene e lui no. Tale atteggiamento non porta a nulla di buono e non ha niente di educativo: genera solo stress e frustrazione nel bambino che sarà costretto ad allontanarsi dal genitore che non è in grado di apprezzarlo, per preservare la propria autostima.
Per concludere, assumere comportamenti estremamente rigidi nei confronti dei propri figli, seppur con l’intento di impartire importanti lezioni di vita, è assolutamente deleterio per la relazione genitore/figlio.