Tema più attuale che mai: l’accoglienza di uno studente straniero nella propria classe. In linea generale, che un nuovo compagno di classe sia straniero o italiano, accoglierlo all’interno di un gruppo già formato non è sempre facile. A maggior ragione se lo studente in questione è straniero, e arriva da una realtà molto diversa dalla nostra.
Se parliamo di un bambino dell’età in cui si frequenta la scuola primaria, in realtà il compito dell’insegnante è alleggerito dal fatto che i bambini non hanno (o non dovrebbero?) avere pregiudizi: sono genuini e stimolati dalle novità e dal cambiamento.
Se comunque cercate qualche consiglio a riguardo, qui troverete qualche spunto per accogliere al meglio studenti stranieri nelle vostre classi.
– Informatevi prima del suo arrivo, per capire da che background arriva e come mai ha cambiato scuola – o perché l’iscrizione è avvenuta solo in un secondo momento;
– Prima del suo arrivo, parlatene con i bimbi della classe, in modo da prepararli ad accogliere a braccia aperte il nuovo compagno, che porterà un’aria di novità all’interno del gruppo. Sottolineate come avere un nuovo compagno sia sempre un modo per conoscere nuovi mondi, soprattutto se di cultura diversa dalla nostra;
– Se il bimbo non parla italiano, informatevi su qualche saluto o parola nella sua lingua d’origine, ed insegnatela ai bimbi della classe: in questo modo si sentirà accolto, e capirà che è benvoluto. Organizzate anche qualche gioco in cui non servono le parole, ma bastano i gesti! L’apprendimento della lingua, specialmente nei bambini, avviene in maniera spontanea e anche veloce, soprattutto se sostenuta anche da aiuti extra-scolastici;
– Quando avete raggiunto una certa confidenza, chiedete al nuovo studente di portarvi qualche foto del suo paese, o un cibo particolare, o uno strumento, oppure di insegnarvi un gioco che gli piace, per poter giocare tutti insieme;
– In ogni classe al giorno d’oggi ci sono quasi sempre stranieri, molti dei quali provengono da diversi paesi: un’idea molto bella è quella di organizzare una giornata dedicata alla diversità delle culture, in cui ogni bimbo porti a scuola un’esperienza (anche raccontata dai genitori e dai nonni), un piatto tipico, una fiaba particolare, ecc. Anche i bambini italiani, non solo quelli stranieri: sarà un’occasione per arricchire tutti, insegnante compreso! In questo modo farete sentire il bimbo nuovo parte integrante del gruppo, e farete capire a tutti i bimbi della classe quanto sia preziosa l’opportunità che hanno di confrontarsi con abitudini, usi e costumi diversi dai propri;
– Per quanto possa sembrare banale e scontato, cercate di farlo sentire uguale a tutti gli altri. E’ giusto dargli importanza nel primo momento di accoglienza, ma nella stessa misura in cui la dareste ad un nuovo studente italiano – se c’è il problema della lingua, ovviamente, i metodi dovranno essere un po’ diversi, come suggerito prima.
Per il resto, ricordate che sono bambini: l’inserimento avverrà in maniera naturale e spontanea, proprio perché il bello dei bimbi è il loro interesse verso le cose e le persone che ancora non conoscono. Sapranno rendere il bimbo parte del gruppo, quasi senza che voi ve ne accorgiate. Avete una classe composta da bambini, non adulti: e questo, molte volte, è una grande vantaggio ed una preziosa risorsa.