Una classe è stata sospesa per un giorno a causa di un episodio di derisione nei confronti di un’insegnante disabile.
I genitori non hanno preso bene la sospensione e si sono recati dal dirigente scolastico. Il preside, intervistata da il Messaggero, ha commentato: “Mi sarei aspettato collaborazione e comprensione da parte delle famiglie“.
Secondo la ricostruzione dell’insegnante, gli studenti avrebbero invitato un estraneo in classe, ce si sarebbe presentato come Mario Rossi.
“Ci sono due fatti gravissimi che mi hanno portato a prendere questa decisione. Uno, che gli studenti continuano a negare i fatti, anche se la presenza dell’estraneo siamo riusciti ad accertarla e tra l’altro nessuno di loro ha voluto svelare la sua identità” spiega il preside.
“Quindi non sappiamo se si tratta di uno studente del Saffo o una persona, come sostengono alcuni giovani, che frequenta un’altra scuola ed è stata invitato dagli altri solo per la bravata. Come seconda cosa non si sono resi conto della gravità del gesto. I ragazzi devono avere la consapevolezza dei loro diritti e dei loro doveri, dal momento che quasi tutti loro tra qualche mese saranno maggiorenni” prosegue.
“Sia il rappresentante dei genitori che quello degli studenti hanno protestato e contestato con forza il provvedimento che ho preso” conclude amareggiato.