La Cina dimostra ancora una volta di non avere eguali, quando si tratta di solidarietà. Per l’ennesima volta, tende concretamente la mano verso il nostro Paese. Cerca di aiutarci come può. Perché loro sono riusciti a uscire dalla pandemia, dimettendo proprio ieri l’ultimo paziente contagiato, e ora fa di tutto affinché tutti gli altri Stati possano risollevarsi il prima possibile. Basti pensare che, due giorni fa, il Ministro degli Esteri Luigi di Maio aveva stretto una forte collaborazione con il suo omologo Wang Yi. L’obiettivo dell’accordo era la priorità concessa all’Italia (rispetto al resto del mondo) nell’acquisto di mille ventilatori polmonari. Adesso, però, la Cina dona altre cose.
Proprio nel momento in cui, a seguito delle recentissime disposizioni del premier Giuseppe Conte, è stata annunciata la chiusura quasi totale di ogni attività, gli ospedali continuano a essere quasi al collasso. Si ripete continuamente che, specialmente nelle strutture sanitarie del Nord, mancano i posti letto per i ricoveri in terapia intensiva. Medici, infermieri, oss e addetti alle pulizie sono davvero stremati, a causa dei turni infiniti che stanno facendo in ospedale. Per di più, si aggiunge anche la mancanza degli adeguati dispositivi sanitari, che servono per proteggere il personale dal possibile contagio. Le scorte, infatti, stanno terminando al Nord così come al Sud.
Per questo motivo, arriva in aiuto la Cina, dopo aver pressoché vinto la battaglia contro il coronavirus. In effetti, la Croce Rossa Cinese ha deciso di fornire un ingente aiuto – secondo le proprie forze e le relative risorse – all’Italia. Così, dona a tutti noi una serie di dispositivi sanitari, fondamentali per la pandemia. Ha già annunciato che, nella giornata di oggi, giovedì 12 marzo, verranno inviate, con un cargo container, 50mila tamponi, 100mila mascherine e 30mila tute protettive. Si tratta dell’anticipo dell’acquisto italiano del materiale inutilizzato dai cinesi.