Gli studenti del Liceo Niccolò Machiavelli di Roma scrivono una lettera alla redazione del Fatto Quotidiano, che viene successivamente pubblicata.
Gli studenti chiedono di rimanere in Dad per diversi motivi: “È vero, il desiderio di tornare in presenza è autentico, ma non in queste condizioni. Il rientro nelle aule sarebbe nocivo tanto per noi ragazzi quanto per le famiglie, gli insegnanti e tutte le persone che ci circondano. Si parla della nostra necessità di socializzare, ma in fondo in presenza siamo confinati in un banco singolo senza poterci muovere, imbavagliati (giustamente) e senza poter interagire con gli altri compagni. Tra l’altro, con l’inizio della didattica in presenza al 50%, non è assicurato che tutti gli studenti attualmente colpiti dal virus possano seguire con continuità le lezioni che si svolgono a scuola.“
Diffidano anche i media che strumentalizzano le loro intenzioni e concludono la lettera con questo invito: “Chiediamo di rimanere in didattica a distanza finché non sarà possibile tornare in una scuola che accoglie e protegge“