Chat WhatsApp tra Docenti, Studenti e Genitori: Arriva Lo Stop

La comunicazione tra scuola e famiglie può rivelarsi problematica, specialmente con l’introduzione di numerosi canali che abbattono quel confine tra vita lavorativa e privata e permettono a docenti, genitori e studenti di confrontarsi in maniera informale ma non sempre fruttuosa.

WhatsApp tra Docenti

Il sindacato dei presidi del Lazio ha quindi deciso di attivarsi per applicare delle regole capaci di rendere più ordinata, formale e professionale la comunicazione. Arriva quindi lo stop alle chat WhatsApp tra docenti, studenti e famiglie.

La presidente Anp, Cristina Costarelli, spiega all’agenzia di stampa Dire: “Whatsapp è uno strumento molto comodo, ma proprio per questo favorisce una comunicazione fin troppo libera, bisogna frenare questo canale di comunicazione e limitare questo strumento“.

Non abbiamo la possibilità di emanare regolamenti disciplinari per nessuno, si è trattato solo di una riflessione per darci delle norme, un codice deontologico, non disciplinare” prosegue.

“L’emergenza sanitaria ha reso necessari, in un primo momento, i contatti diretti con famiglie e studenti. Durante il lockdown è stato naturale sfruttare qualunque canale per rimanere in contatto. Ma è necessario che adesso si individuino delle norme” aggiunge.

Ormai se i genitori hanno dei dubbi scrivono direttamente al dirigente o al professore, anche se sono le dieci di sera, senza neanche andare a ricontrollare circolari già pubblicate” rivela.

Poi: “Ci sono strumenti ugualmente immediati come il registro elettronico, che inviano notifiche in tempo reali quando viene caricata una nuova circolare. Sarebbe opportuno utilizzare quello, per le comunicazioni ufficiali, oppure le mail. Anche perché nel continuo flusso di messaggi, spesso le informazioni si perdono. Anche io ho conversato su Whatsapp con il rappresentante di istituto quando gli studenti hanno occupato la nostra scuola: avevo la necessità di mettermi subito in comunicazione con lui“.

Ma tutto si è ridotto a qualche messaggio limitato a quei giorni di novembre. Sono casi eccezionali, altra cosa è l’utilizzo continuo di questi strumenti” avverte.

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