5 arresti ai domiciliari e 3 sospensioni dall’esercizio del pubblico ufficio per 1 anno. Sono queste le misure adottate dai militari dell’Arma del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e coordinati dalla Direzione Distrettuale antimafia (DDa) di Napoli, nei confronti di 8 carabinieri corrotti. Le ordinanze sono state eseguite a seguito di una lunga indagine portata avanti dalla Procura di Napoli.
In particolare, i carabinieri dovranno rispondere, a vario titolo, delle accuse di corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio e omissioni di atti d’ufficio. Per ora, gli inquirenti non hanno fornito ulteriori dettagli, data la delicatezza della situazione.
Ciononostante, non si tratta del primo episodio in cui vengono arrestati dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine con pesanti accuse. Nel 2018, altri 3 carabinieri erano stati arrestati dagli agenti della Guardia di Finanza, con l’accusa di falso ideologico, detenzione e porto illegale di armi clandestine, calunnia. I 3 militari, che al tempo prestavano servizio presso la compagnia di Giugliano in Campania, avevano infatti incastrato un cittadino extracomunitario.
Lo avevano accusato di detenere illegalmente alcune armi da fuoco e di avere intenti terroristici. Così, l’uomo era stato arrestato ingiustamente. Tuttavia, grazie alle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, dalla Procura di Napoli Nord e dalla Procura della Repubblica di Napoli, era stato rivelato il falso impianto accusatorio. Pertanto, per i carabinieri il gip aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.