Una scuola locale promuove gli studenti coinvolti in un caso di bullismo nonostante le proteste degli avvocati della vittima e l’indignazione dei ministri. L’ITIS Viola Marchesini di Rovigo ha deciso di non far ripetere l’anno ai due studenti responsabili di un brutale episodio in cui una docente è stata ferita da proiettili sparati al viso.
Secondo il Corriere della Sera, gli avvocati della professoressa Maria Cristina Finatti stanno preparando una lettera di protesta da inviare al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per denunciare ciò che considerano un’ingiustizia. La docente si sente delusa e mortificata dal fatto che i responsabili dell’aggressione non siano stati bocciati, paragonando questa situazione a un caso simile ad Abbiategrasso, in cui uno studente che aveva accoltellato un insegnante era stato giustamente bocciato.
D’altra parte, l’avvocato del ragazzo che ha sparato i pallini ha sottolineato il buon rendimento scolastico del suo cliente e ha affermato che l’incidente non dovrebbe influenzare il suo percorso educativo. Tuttavia, non tutti concordano con questa visione. Roberto Natale, direttore dell’ambito territoriale di Padova e Rovigo, ha dichiarato che la promozione dei due studenti è stata basata sulla valutazione del loro rendimento scolastico e non sul loro comportamento.
L’episodio di bullismo, che coinvolgeva in totale cinque studenti, è avvenuto l’11 ottobre. Oltre ai due ragazzi che hanno sparato i pallini, un terzo studente aveva portato un’arma giocattolo a scuola. A gennaio, la docente aggredita ha presentato una denuncia contro l’intera classe per lesioni personali, diffamazione sui social media e atti persecutori. La promozione dei due studenti ha scatenato un dibattito sulla responsabilità, la giustizia e le conseguenze delle azioni all’interno del contesto scolastico.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato la situazione definendo la scelta di dare un voto positivo in condotta a chi ha aggredito una professoressa come un “messaggio diseducativo” e ha richiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno portato a questa decisione. Anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il suo disappunto su Twitter, scusandosi personalmente con l’insegnante e affermando che la scuola ha perso un’opportunità di educare.
Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, ha commentato la promozione dei responsabili dell’aggressione, affermando che promuovere chi “impallina” un docente non è un buon esempio e si è rassicurata dal fatto che il Ministro Valditara abbia richiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni di questa decisione.