Venerdì 15 Dicembre il cantautore Mirkoeilcane ha presentato la sua canzone intitolata “Stiamo tutti bene”.
Mirkoeilcane, all’anagrafe Mirko Mancini, classe 1986, è riuscito ad ottenere l’accesso al Festival di Sanremo come Nuova Proposta per aver superato la selezione di Sarà Sanremo, andato in onda su RaiUno.
Sempre attento ai temi sociali, così come si intuisce dalle sue altre canzoni, tramite la canzone “Stiamo tutti bene” ha voluto toccare un tema di grandissima attualità, cioè il viaggio di un migrante visto dagli occhi di un bambino che racconta e descrive tutto ciò che vede e prova durante questo viaggio.
Una canzone struggente e molto intensa, senza una vera e propria melodia, perché la canzone di Mirkoeilcane è una sorta di poesia. Lui stesso aveva presentato il pezzo come “non orecchiabile“.
Ma se dal punto di vista strumentale non soddisfa le orecchie di tutti, sicuramente il testo riesce a commuovere, così com’è avvenuto durante la serata delle selezioni. Mirko è stato bravissimo a raccontare uno dei drammi più grandi del nostro tempo senza cadere nella retorica. Un brano che muove le coscienze, che invita alla riflessione.
Insomma: con ‘Stiamo tutti bene’, Mirkoeilcane ci fa capire che, in realtà, tanto bene non è che stiamo, anzi.
È proprio per questo che la canzone dovrebbe essere ascoltata, letta ed analizzata durante l’ora di storia, mentre si parla appunto di migrazioni.
Questo è il testo:
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
Ciao, mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia, le persone buone
il calcio, le canzoni allegre ed il profumo buono della pelle di mia madre
papà mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno
specialmente con la mamma
perché si sente male
grida, piange e non la smette più
e per tre giorni si nasconde e non si fa vedere
Ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte
e fare il calciatore
so già palleggiare
con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato
perché corro forte
come il vento
E allora volo alla radura
insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta
sai che rottura di co…
arrivo primo, come sempre
e allora sono attaccante
scarto, driblo, tiro in porta
ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
‘Mario vieni qua
prendiamo tutto quel che abbiamo
e raggiungiamo papà’
mamma, proprio adesso, sto tirando un rigore
ma non c’è verso
ce ne andiamo, meglio non polemizzare
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
tutto molto bene
come si conviene
Stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
non c’è nulla per cui ci dobbiamo preoccupare
e scomodare
Ma guarda te a jella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su sta barca, intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto
uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca
ci vuole un bel coraggio
stare in tre
seduti in mezzo metro di spazio
è come me e gli altri 200
tutti intenti a pregare
ed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare
Ma se soltanto sporgo anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia
e inizia a dire che ha sete
io ho pure sete, fame, sonno
e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno
di fare tutta sta scena
E poi c’è questo di fianco
che ha chiuso gli occhi
non li apre più
è da due giorni che dorme
che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma
e ha detto che era proprio stanco
Boh, tre giorni fa
ne hanno buttato una ventina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare
e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po’ di spazio
per i piedi
E’ il sesto giorno
adesso dormo, pure mamma e un tipo magro
qualcosina più in là grida che vede la Madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
e mamma ha detto di non farci caso
e di essere forte
e di fare il bravo bambino
e star seduto qua
che mamma adesso s’addormenta
e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei
E c’è un silenzio tutto intorno
che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo
e in cielo non c’è neanche la luna
gente grida, chiede aiuto
ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo
vedo sempre e solo onde
dopo onde, ancora onde
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri
ed esser buttato in mare
mi unisco al coro della barca
e inizio a piangere e gridare
non ho forza, chiudo gli occhi
e non so neanche nuotare
Stiamo tutti bene
Questa è la canzone:
Il mare:i pesci ormai si nutrono di carne umana.
L’Olocausto consapevole