Il Ministro dell’Istruzione Bianchi, nel corso di una diretta su Radio 1, parla di didattica in presenza e del possibile prolungamento del calendario scolastico.
Sulla chiusura delle scuole afferma che “non è discrezionale, c’è un parametro chiaro e stabilito. E non è un dato tirato sul tavolo ma un limite suggerito dal Comitato Tecnico Scientifico. È un dato di riferimento che tutela anche i presidenti di Regione. Ma non deve passare l’idea che paga la scuola, perché la chiusura avviene quando ci sono già misure restrittive“.
In merito al calendario scolastico: “Gli studenti hanno perso in socialità, quindi bisognerà fare dei percorsi di orientamento e sostegno della singola persona. Ma non significa stare seduti tutti al banco fino al 30 giugno. Si tratta di fare percorsi individuali. C’è tutto il tempo di verificare quali sono i contenuti che i nostri ragazzi hanno perduto”.
“Abbiamo già lanciato le prove Invalsi, che sono andate benissimo. Solo ieri sono state fatte 17mila valutazioni. Abbiamo il polso della situazione generale, ma la valutazione spetta agli insegnanti, che sono già al lavoro su questo” conclude.