Le aggressioni nei confronti dei docenti, negli ultimi anni, sono aumentate a dismisura. Mai come oggi gli alunni attribuivano così poca importanza ai propri docenti. Fortunatamente però si sta iniziando a smuovere qualcosa nel sistema. In questo modo, forse, gli insegnanti saranno più tutelati.
Intervenuto a Radio Padania, il Ministro Bussetti ha parlato di quest’aumento di aggressioni, e prosegue con la linea dura: «Gli episodi di bullismo, cyberbullismo e violenza contro i docenti sono presenti purtroppo nelle scuole italiane. Per le violenze contro i docenti ci costituiremo sempre parte civile in eventuali processi».
Ha dunque aggiunto: «Anche per questo abbiamo pensato che l’educazione civica, per troppi anni lasciata nel dimenticatoio, vada nuovamente inserita tra le materie scolastiche».
Già precedentemente il Ministro aveva sottolineato come gli insegnanti siano in realtà dei pubblici ufficiali durante l’esercizio della propria professione. In virtù di ciò, già tempo addietro disse: «Bisognerebbe introdurre nel codice penale una norma specifica finalizzata a sanzionare comportamenti aggressivi nei loro confronti. Con la clausola che tali comportamenti risultino perseguibili d’ufficio: questo vorrebbe dire che in caso di aggressione il docente segnala il fatto al dirigente scolastico il quale spetterebbe semplicemente il compito di trasmettere la segnalazione alla autorità giudiziaria».
Ma cosa cambia costituendosi parte civile? In questo caso il Miur garantisce ai docenti aggrediti la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni nel caso di aggressione. Inoltre potranno essere difesi da un avvocato che rientra nelle spese del Miur.