Quando si parla di bullismo è importante non prendere sotto gamba un altro suo aspetto relativamente moderno: il cosiddetto cyber-bullismo. Proprio in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza Online si è tenuto il “Safer Internet Day” nella sua sedicesima edizione.
Si sono tenuti dunque una serie di dibattiti ed eventi che hanno avuto lo scopo di educare i ragazzi ad un uso corretto e consapevole della rete. In Italia l’evento si è tenuto il 5 febbraio a Milano. Il tema principale era “Contro il cyberbullismo una nuova alleanza tra scuola e famiglia”.
Ad inizio evento è stata ricordata Carolina Picchio, la studentessa di Novara che si è tolta la vita a quattordici anni. La ragazza infatti non ha potuto nulla contro le offese circolate sul web nei suoi confronti.
All’evento era presente il Ministro Bussetti: «Il rispetto per gli altri e per sé stessi deve collegare tutti gli ambiti della nostra società ecco perché educare alla tecnologia è fondamentale per la sicurezza sul web ma siamo già a buon punto, anche essere qui è importante».
Dunque ha proseguito: «È chiaro che il mercato e la tecnologia corrono a una velocità incredibile: vogliamo formare i nostri studenti e le nostre studentesse ai pericoli della rete ma soprattutto anche alle opportunità che il web può rappresentare per la loro vita futura».
Il Ministro inoltre ritiene che il ruolo della scuola, in ambito web, sia fondamentale. Poi Bussetti parla dei genitori: «Credo sia il caso di suggerire ai genitori, magari, quando tornano a casa alla sera, di non chiedere ai figli solo come è andata a scuola, ma anche su Internet. E, mi raccomando quando si prende un voto, quello è il voto dell’interrogazione, non alla persona. Voi siete sempre tutti meravigliosi per i vostri genitori, siete sempre da 10».