Ottime notizie dalla Thailandia: sono stati ritrovati, vivi e in buone condizioni fisiche, i 12 ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 16 anni insieme all’allenatore 25enne di cui non si avevano notizie dal 23 giugno scorso.
Sono stati due sommozzatori britannici a raggiungere per primi il gruppo, in una sorta di “spiaggia” a circa 4 chilometri dall’imbocco della grotta Tham Luang. Le squadre di soccorritori, a conoscenza di questo anfratto asciutto presente nella grotta, erano alla ricerca, da giorni di un ingresso, ma non riuscivano ad individuarlo.
Le condizioni di salute del gruppo sono stabili e non destano preoccupazioni è stata proprio l’acqua che scorre dalle pareti del loro “carcere” che ha scongiurato il pericolo di disidratazione, evitando il peggio. Si sta cercando in queste ore di evitare l’innalzamento del livello dell’acqua all’interno della grotta, per poter fornire al gruppo cibo e liquidi, cosi da favorire una rapida ripresa fisica.
In mattinata l’esercito di Bangkok, ha annunciato che ci vorranno oltre 4 mesi per riportare in superficie il gruppo, poiché anche lavorando senza sosta le grosse pompe installate, che tirano via circa 10mila litri l’ora di acqua, non stanno portando i risultati sperati. Le piogge previste nei prossimi giorni rischiano inoltre di allungare ulteriormente i mesi necessari al salvataggio. Si è ipotizzato anche di procedere ad operazioni di scavo, dall’altro lato della grotta, ma si stanno valutando i rischi attraverso apposite esplorazioni.
Nessuno dei ragazzini sa nuotare, quindi a tutti dovranno essere impartite lezioni di nuoto, per tentare di aiutare i soccorritori quando si procederà alle operazioni di salvataggio, considerato che un sub esperto dei Navy Seal impiega 6 ore circa a percorrere il tragitto per raggiungere l’uscita.
«Siamo arrivati fin qui. In nessun modo li perderemo nella fase di uscita». A spiegarlo è stato il governatore della provincia di Chiang Rai, Narongsak Osotthanakorn, dove è situata la cavità naturale di Tham Luang-Khun Nam Nang Non, un migliaio di chilometri a nord di Bangkok.
Il gruppo di baby calciatori, dopo i consueti allenamenti quotidiani, era entrato nella grotta per ripararsi dalla pioggia, ma le forti precipitazioni monsoniche ne avevano bloccato l’uscita, perdendo cosi tutti i contatti con l’esterno.
Il video del ritrovamento è stato postato su Facebook dai Navy Seals thailandei, generando forti consensi e commozione. I genitori, tutti accolti in una struttura protetta nei pressi della grotta, si sono finalmente lasciati andare a lacrime di gioia. Attendono con ansia l’installazione di una linea elettrica e telefonica che consentirà loro di parlare con i propri ragazzi, come promesso dal governatore Narongsak Osotthanakorn, che dirige le operazioni di soccorso.
La conclusione lieta di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tutti: anche Papa Francesco, nello scorso Angelus aveva chiesto preghiere per le famiglie e per i soccorritori.