Nel sud del Galles un ragazzo di 14 anni si è impiccato nei bagni della sua scuola. Sembra che il ragazzino non riuscisse più a sopportare gli atti di bullismo che doveva subìre ogni giorno da parte dei compagni.
Il padre, affranto, chiede le dimissioni della preside, noncurante di fronte alla sofferenza del figlio. Il nome del ragazzo è Bradley John e si è impiccato nei bagni della St John Lloyd Roman Catholic School a Llanelli, nel sud del Galles. A ritrovare il corpo è stata la sorella Danielle.
Il padre Byron John, di 53 anni, vuole ora giustizia e incolpa il personale scolastico di essere rimasti indifferente al dolore del ragazzo. Dichiara che Bradley il giorno della tragedia mancava da scuola da un’ora e dieci minuti, prima che l’allarme venisse dato. Afferma inoltre che i docenti si sono rifiutati di buttare giù la porta del bagno dove il ragazzo si era impiccato, ritardando in questo modo i soccorsi.
Ecco quanto ha dichiarato il padre disperato: “Non mi piace come sono state gestite le cose dalla scuola prima e dopo che Bradley morisse. Nessun provvedimento anti-bullismo è stato preso. Inoltre nessuno ha dato ascolto alle nostre preoccupazioni e a quelle degli operatori sanitari”.
Bradley soffriva di ADHD, il disturbo del deficit di attenzione, e pochi mesi prima del suicidio aveva cominciato ad essere curato. Byron John ha scritto numerose lettere per chiedere che la preside si dimetta. Insieme ad altri genitori ha avviato una serie di manifestazioni pacifiche fuori dall’edificio. Ha dichiarato: “Non siamo degli anarchici, siamo solo dei genitori preoccupati che vogliono che le cose vengano fatte come si deve”.
La sorella di Bradley, Danielle, la prima a trovare il corpo senza vita del fratello, sta intanto cercando di superare il dramma. Il padre ha affermato: “Il suo compleanno era una settimana dopo la morte del fratello. Ho cercato di mantenere la normalità durante i festeggiamenti, ma non ci sono riuscito”. Sulla morte di Bradley John è stata aperta un’inchiesta.