Spesso le situazioni scolastiche, sia per gli studenti che per i docenti, non sono delle migliori, basti pensare a tutte quelle aule in cui non funzionano i riscaldamenti oppure alle scuole fatiscenti. A Milano però la situazione inizia a degenerare e la colpa è da ricercare nel boom di iscrizioni effettuate nei licei Classici. Si contano circa 150 casi critici: mancano le aule per gli studenti.
Gli alunni, nonostante siano stati iscritti in un determinato liceo, si trovano in tutt’altra sede, spostati un po’ ovunque per Milano. Alcune sono state addirittura collocate nelle biblioteche. Diverse sono state le soluzioni ponderate ma che sono ancora tutte da attuare.
Roberto Maviglia, il consigliere delegato dell’edilizia scolastica della città metropolitana ha dichiarato:” Non ci saranno ragazzi esodati dal classico, entro fine settimana avremo le prime risposte sulla possibilità di convertire alcuni spazi dei licei in aule didattiche. Riusciremo a collocare tutti gli studenti senza scuola di riferimento”.
Infatti sono circa 70 gli studenti che attualmente non risultano iscritti a nessun istituto, altri 80 invece sono stati collocati in scuole che non corrispondono né alle prime né alle seconde scelte effettuate al momento dell’iscrizione. Il provveditore Marco Bussetti ha dichiarato:” Il nostro obiettivo è accontentare tutte le famiglie, anche quelle deluse perché i figli sono stati iscritti ma non negli istituti che avrebbero voluto”
Come è ovvio immaginare, l’apprensione da parte delle famiglie è davvero alta e temono il fatto che i propri figli non siano collocati nella scuola di preferenza. Il preside Andrea Di Mario ha dovuto respingere per la prima volta 60 iscritti, collocandone circa 30 in un’altra sede ed i restanti sono ancora in attesa. Si viene dunque a creare un vero e proprio problema: come si può sperare in un’evoluzione del sistema scolastico se i ragazzi sono impossibilitati persino a scegliere il liceo da frequentare?
A nulla sono valse per ora le richieste di aumento della aule, si spera che presto il tutto venga risolto a favore degli alunni che hanno deciso di intraprendere questo percorso, ma anche a favore dei docenti che possano essere messi in condizione di operare in maniera adeguata.