Il Ministro dell’Istruzione Bianchi parla di tecnologia e della comunicazione tra le generazioni.
“Negli ultimi anni la vita si è allungata e il Paese ha guadagnato una generazione che non ha solo la possibilità di avere ancora una vita davanti a sé dopo la pensione, ma anche una bella vita” dichiara durante la presentazione di ‘Sociotechlab – la tecnologia che fa bene alle persone.
“Il nostro Paese ha bisogno delle persone mature, degli anziani. Anche i nostri studenti, che in questi anni sono stati al chiuso, hanno bisogno dei loro nonni. In questa società liquida ci vogliono dei punti di riferimento: i ragazzi hanno bisogno di trovare figure stabili in un futuro in cui le tecnologie permettono di fare cose prima impossibili” prosegue.
“Ma tutto questo va umanizzato. Le generazioni devono stringersi la mano e usare la tecnologia anche per discutere e parlare. Viviamo in un’epoca straordinaria ma tutte queste possibilità hanno senso se riusciamo a riportarli nella persona e se ci permetteranno di vivere bene” aggiunge.
“I nostri studenti con il loro telefonino vivono una sorta di presente continuo, e questo non fa bene, dà una difficoltà di orientamento, una sorta di labirintite sociale. Per ritrovarsi bisogna ritrovare il tempo e lo spazio. Senza avere paura delle tecnologie” conclude.