Fare il genitore è un compito piuttosto difficile. Quando nasce il figlio, i neo-genitori non sono dotati di un “libretto di istruzioni”: vengono catapultati in questa nuova vita sapendone relativamente poco. Una delle principali difficoltà dell’essere genitori risiede nel metodo educativo da seguire.
Un tempo era consuetudine prendere a schiaffi il proprio figlio in caso fosse nel torto, ora è un gesto che non è visto di buon occhio. Con gli anni dunque cambiano anche i metodi educativi adottati.
È importante una cosa però: rimanere sempre nei limiti. Anche quando si rimprovera verbalmente il proprio figlio, è giusto non varcare quella linea immaginaria: si rischia infatti di incorrere in un abuso dei mezzi di correzione.
Questo è il caso di una vicenda accaduta nel 2017 tra marzo ed aprile ma la cui udienza avrà luogo a febbraio di quest’anno. I fatti si sono svolti a Belluno. Una studentessa, di prima mattina, era restata a letto più del dovuto.
Questo fatto ha scatenato l’ira della mamma di 37 anni che, preoccupata per un eventuale ritardo o assenza a scuola, ha deciso di punire a modo suo la figlia. Così la madre ha varcato la soglia: le ha rasato completamente i capelli.
Con questo gesto non è ben chiaro cosa volesse ottenere, ma la donna ora è chiamata alla sbarra per abuso dei mezzi di correzione. Sempre nel 2017 si è verificato un altro caso di abuso di questo genere. A Torino infatti un papà prendeva a schiaffi il figlio se non sapeva rispondere in modo corretto riguardo le tabelline. Si è giustificato così: «Lo faccio per il futuro di mio figlio Gli chiedo le tabelline al mattino presto, perché poi sono fuori casa tutto il giorno. Vorrei che seguisse le mie orme».