Si concretizza qualche cambiamento per quanto riguarda tutta quella serie di progetti extra-curriculari che coinvolgono gli studenti in ambito scolastico. Questi progetti, come evidenzia il nome, non fanno parte di progetti obbligatori. In quest’ambito è accaduto un’importante cambiamento.
È stato infatti ufficialmente prescritto per le scuole l’obbligo di informare i genitori su tali progetti e questi avranno diritto di esonerare o meno il figlio da tali attività extracurriculari.
Tenendo conto della nota ministeriale divulgata riguardo questo argomento, le scuole dovranno prendere in considerazione i pareri e le proposte delle associazioni dei genitori nella predisposizione dell’offerta formativa. Questa la nota: “La partecipazione a tutte le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio, ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui all’articolo 9 del D.P.R. n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla frequenza”.
Questo cambiamento trova particolare consenso per coloro che avevano a cuore argomenti che hanno scatenato diverse polemiche e che quindi sono risultati particolarmente controversi. Questi possono essere relativi all’affetto, alla sessualità e all’educazione di “genere”. Con tale cambiamento quindi i genitori potranno decidere se esonerare o meno i propri figli.
Toni Brandi, presidente di Pro Vita, si è mostrato particolarmente entusiasta: “Un grazie speciale va rivolto al Ministro dell’Istruzione, perché ha sottolineato con questa circolare, quindi nero su bianco, la necessità che l’informazione alle famiglie sia d’ora in poi, esaustiva e tempestiva rispetto all’offerta formativa, rispettando quindi l’articolo 26/3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che enuncia che i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”.
Anche il Moige si è espresso in maniera positiva: “Per troppi anni la partecipazione dei genitori alla vita scolastica è stata considerata marginale e superflua. Con questa Nota invertiamo la rotta e, finalmente, i genitori tornano ad essere responsabili e protagonisti dell’educazione e della crescita dei propri figli all’interno delle scuole”.