L’anziana 87enne è morta in una RSA a Montebuono, in provincia di Rieti, una volta saputo del decesso la famiglio ha trovato la bara della donna di fianco all’immondizia della struttura, denunciati.
LA SCOPERTA
Una notizia quella controversa quella riportata dal quotidiano “La Repubblica”, una Rsa di Montebuono, in provincia di Rieti, è responsabile di aver lasciato la bara di un’anziana deceduta nella struttura all’aperto in di fianco ad una pila di rifiuti. La donna in questione era Tesolina Bernardini, 87 anni, di cui i familiari hanno ne hanno documentato il trattamento post-mortem con una foto.
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LE MOTIVAZIONI
Lasciata tra sacchi di immondizia l’ospite della casa di riposo, che però sostiene di avere rispettato le norme anti-covid che impediscono di realizzare una camera ardente, l’anziana è stata però la prima vittima di Coronavirus, nonostante la struttura fosse isolata dalle visite da mesi. I familiari della vittimi hanno sapute del decesso solo dopo diverse ore, avvenuto il 2 novembre scorso, quando dopo due giorni si sono recati a recuperarla per portarla in chiesa ed in cimitero sono rimasti scioccati. Trovando la salma di fianco ai sacchi maleodoranti, la struttura si è giustificata spiegando che il ritiro di quest’ultimi si era fermato negli ultimi tempi.
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LA DENUNCIA
Per questo motivo i familiari si sono rivolti ai carabinieri di Collevecchio per denunciare le negligenze osservate, prima e dopo la morte dell’87enne. In seguito la Rsa ha deciso di trasferire tutti i pazienti positivi negli ospedale appositi della regione.