Gli stereotipi sono duri a morire ma, per fortuna, si stanno indebolendo. Un esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati su Child Development, ha messo in luce una dato positivo: alla richiesta avanzata nei confronti dei bambini di disegnare uno scienziato, questo è stato disegnato al femminile.
L’immagine comune dello scienziato un po’ pazzo sembra aver lasciato spazio alla parità dei generi. Per capire meglio i risultati ci ha pensato un team di psicologi degli Stati Uniti, guidati da David Miller, che hanno analizzato 78 studi condotti.
Da questi si nota come un bambino su tre disegna lo scienziato al femminile. È un cambiamento da tenere in considerazione: basti pensare che tra gli anni 60 e 70 solo 1 bambino su 100 lo disegnava al femminile. Quindi qualcosa sta realmente cambiando per quanto riguarda la parità dei generi.
Gli studi però evidenziano un altro dato importante: i bambini che disegnano scienziati donne diminuiscono man mano che questi crescono. Si può intuire che il cambiamento avvenga perché i bambini, con la crescita, sono più esposti agli stereotipi presenti nella società dove vivono.
Comunque questo dato rilevante è dovuto, con molta probabilità, al fatto che hanno visto aumentare la loro risonanza mediatica le figure femminili che svolgono mansioni viste da anni come “prettamente maschili”.
Toni Schmader, scienziato e psicologo presso l’Università della British Columbia a Vancouver, spiega: “I bambini disegnano ciò che vedono. I risultati suggeriscono che i bambini devono imparare di più sui ruoli delle donne nella scienza, perché gli stereotipi possono influenzare ciò che loro pensano di poter e non poter fare. Se possiamo cambiare queste rappresentazioni, le ragazze potrebbero essere più facilmente in grado di immaginare per se stesse un futuro nella scienza”.