La recita di Natale è un momento molto sentito sia per i genitori che per i bambini. I piccoli sono emozionatissimi, perché, davanti a tutti, daranno prova della loro abilità; i genitori, invece, passeranno tutto il tempo a riprendere il proprio figlio con lo smartphone per poi dirgli “quanto sei stato bravo!” e propinare le riprese ad ogni invitato al cenone di Natale.
Alla scuola elementare di Napoli De Amicis però, questo particolare evento, sta scatenando non poche polemiche. In questo istituto il tema centrale della recita non sarà il Natale, bensì la costituzione. Già questo fatto ha scatenato alcune polemiche: il Natale infatti è un tema molto dibattuto in politica.
Succede però un fatto inaspettato. Il figlio di Paolo Santarelli, padre di uno degli studenti di quell’istituto, sorprende il piccolo a canticchiare Bella Ciao. Sorpreso, chiede dove l’abbia sentita. Con stupore, apprende che la canzone farà parte dello spettacolo natalizio.
Santarelli ha dunque commentato la vicenda: “Non vorrei allora che questa decisione altro non sia che una scelta ad hoc fatta per non turbare la sensibilità delle famiglie di religione musulmana che hanno i loro figli in quella stessa scuola”.
Ed ha dunque proseguito così: “Sia però ben chiaro che non consentirò in alcun modo a mia figlia minorenne, di cantare una canzone che evoca uno dei momenti più bui della storia d’Italia. Scritta da vigliacchi senza patria e senza divisa che sparavano alle spalle ai veri soldati italiani”.
Santarelli non è stato il solo a disapprovare. Con lui infatti molti altri genitori non hanno accettato la cosa. Alcuni hanno detto: “Bella Ciao non è proprio un inno che richiama alla conciliazione degli animi. Possibile che non ci fosse una canzone più appropriata, magari l’Inno del Piave?”.