Un bimbo di 6 mesi è stato trovato morto in una struttura dell’infanzia della contea di Chippewa, nello stato del Minnesota. È accaduto lo scorso ottobre ma la notizia è stata resa pubblica sui media solo qualche giorno addietro.
Responsabile del terribile omidicio è una bambina di 10 anni, comparsa già in tribunale con l’accusa di omicidio intenzionale di primo grado. Secondo l’accusa la ragazzina avrebbe colpito il piccolo alla testa con uno sgabello e avendo lui cominciato a piangere, lo ha colpito ancora e ancora fino a lasciarlo in una pozza di sangue esanime, come raccontato dallo sceriffo della contea di Chippewa, Jim Kowalczyk che ha raccolto subito la confessione della bambina prima di arrestarla.
La polizia ha detto di aver ricevuto una chiamata di emergenza da uno degli addetti del centro per l’infanzia che diceva di aver trovato il piccolo sanguinante dalla testa ed immobile. Il bimbo è stato poi portato immediatamente in ospedale ma è stato dichiarato morto poco dopo per le gravi ferite riportate. Quando gli inquirenti hanno ascoltato i quattro bambini più grandi e l’adulto presenti al fatto, tutti hanno puntato il dito contro la bambina di 10 anni che al momento della morte del bimbo era con la famiglia che gestiva l’asilo.