“Io continuerò ad essere vicina ai presidi ed a tutto il mondo della scuola a cui dovrò tornare. E spero di lasciare qualcosa di bello in questi mesi o anni che saranno” anche “per capire che futuro dare a questa professione”.
Queste le affermazioni della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenendo al convegno organizzato dall’Anp e spiega: ” Un giovane 25enne a cui si dice fai solo il docente o il dirigente potrebbe essere perso per strada”.
“Per avvicinarsi alle esperienze del nord Europa si deve lavorare tanto, anche puntando a campagne comunicative. Il coronavirus ci ha aiutato in questo”, “ha fatto si che il Paese si risvegliasse dal torpore”, aggiunge.
“Sono con la Segre. Questa è una generazione fortissima, non di bamboccioni. Non sono l’ultima ruota del carro, sono pieni di energie, di idee. Hanno più saggezza degli adulti talvolta, portano proposte che sono auspicabili e raggiungibili. Io penso che il Paese sta sbagliando rispetto all’atteggiamento verso le nuove generazioni. Che chiedono di studiare. E gli adulti dovrebbero ascoltare e prendere esempio. Io sono con loro e vorrei che il Paese li valorizzasse per costruire il futuro dell’Italia“, dice.
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“Sto facendo di tutto per il rientro a scuola. Anita ha ragione. La scuola è vita. È un mondo che va valorizzato, tutelato non demonizzato come alcuni fanno ancora in questi giorni”, dice.