Lucia Azzolina, Ministra dell’Istruzione, commenta la situazione scuola dopo il Dpcm.
“Rivoglio tutti in classe. Ma su quale sarà la data non faccio pronostici. La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili” dichiara la Ministra durante un’intervista al “Corriere della Sera”.
“Persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice. C’era una cosa che ci stava a cuore: tutelare gli studenti più deboli” continua.
“Il problema della dispersione scolastica mi sta molto a cuore. Ne ho parlato anche con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: è una piaga soprattutto in alcune zone del Sud dove rischiamo di perdere per strada molti adolescenti” aggiunge.
“Ci sono realtà in cui i ragazzi se non vanno a scuola rischiano di non mangiare. Non tutti vivono in case grandi e accoglienti. Per questo ho provato in questi mesi a dare il più possibile libri, connessioni e device. Ci vuole la massima responsabilità individuale nei comportamenti, adulti e adolescenti devono rispettare le regole” prosegue.
Azzolina si sofferma sulle misure di sicurezza: “Bisogna lavorare sulle criticità che sono emerse, il protocollo di sicurezza con le Asl deve essere applicato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Chiedo da tempo i test rapidi nelle scuole. Mi auguro che ci siano il 4 dicembre. Le misure in una pandemia vanno modulate in relazione al contesto. A settembre non era come oggi”.
Infine si esprime sulla didattica in presenza: “Sul ritorno alla didattica in presenza non era una decisione che potevo prendere da sola. Anche nell’emergenza si lavora con gli altri, nelle materie di loro competenza decidono le regioni“.