La X-Site, un’azienda che si occupa di estrazioni petrolifere, ha ben pensato di incitare i suoi dipendenti ad abusare di Greta Thunberg, la giovane ambientalista di 17 anni. Lo ha fatto fornendo ai suoi operai del materiale pubblicitario, tra cui degli adesivi da applicare negli elmetti.
Negli adesivi in questione, è raffigurata una ragazza di spalle, nuda e con le trecce che vengono tirate da due mani. Il gesto simulato è quello di una violenza sessuale o, comunque, di un rapporto sessuale. Il riferimento a Greta Thunberg è chiaro sia per le sue iconiche trecce, sia per il nome “Greta” scritto nell’adesivo stesso.
Questa campagna promozionale, che sembra essere diretta contro la protagonista del movimento Fridays For Future, è stata denunciata da Michelle Narang. Dopo aver notato gli adesivi che stanno circolando, dato che lei stessa lavoro nell’ambito delle estrazioni di petrolio, ha denunciato pubblicamente l’azienda per incitamento allo stupro di una minorenne. Dal canto suo, Doug Sparrow, il direttore generale di X-Site, ha risposto: “Greta non è una bambina, ha 17 anni“. Comunque, in breve tempo, tutto il materiale è stato ritirato ed è apparso sul sito dell’azienda un messaggio di scuse verso l’attivista.
Greta Thunberg, però, che da sempre appare molto più matura della sua età, ha risposto in un modo davvero apprezzabile. Ha condiviso un post in cui veniva citata l’intera vicenda e ha scritto: “Stanno iniziando a diventare molto molto disperati. Questo mostra che stiamo vincendo“.