Una brutta e triste notizia arriva dall’’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer, che negli ultimi giorni ha avvistato un nuovo cumulo di rifiuti, ma stavolta proprio a casa nostra, in Italia, tra l’Isola d’Elba e la Corsica.
Un’isola composta da tonnellate di rifiuti, lunga svariata chilometri, prodotta dall’inciviltà dell’essere umano. Il responsabile dell’istituto francese, François Galgani, spiega che la formazione di quest’isola di plastica è cronica, si forma quindi a seconda delle correnti marine. Praticamente grazie alle correnti del Mediterraneo nord-occidentale le acque si muovono lungo la costa italiana e, giunte all’altezza dell’Isola d’Elba, non riuscendo a passare, si spostano verso la Corsica; in questo movimento viene a crearsi l’isola di plastica a causa dei rifiuti che si accumulano.
Quest’isola ha una durata di qualche settimana o al massimo di due o tre mesi; dopodichè si scompone e ricompone ciclicamente. La formazione di tali isole ovviamente provoca inquinamento e crea grandi pericoli per gli animali marini, che spesso muoiono intrappolati tra i rifiuti o soffocati dall’immondizia.
Tentare di porre fine a questo scempio è nostro dovere; innanzitutto riducendo l’utilizzo della plastica sostituendola con prodotti riutilizzabili, e poi abituandoci a non lasciare rifiuti quando andiamo via dalle spiagge, ma obbligandoci invece a lasciare pulito.
Questa orrenda situazione del resto proviene solo dalla nostra inciviltà, ed è ora giusto tentare di rimediare per salvare gli animali marini ed il nostro stesso futuro.