Autismo a Scuola: Cosa Possono Fare gli Insegnanti

Spesso la scuola non riesce ad affrontare tutte le problematiche legate al disturbo dell’Autismo a scuola poiché manca una preparazione specifica e non si può lasciare tutto al caso o all’improvvisazione. I genitori dei bambini autistici lottano quotidianamente con questa realtà e spesso questi bambini sono esclusi da molte attività proprio perché non si sa come gestire i loro comportamenti e la loro imprevedibilità, a seconda di come percepiscono l’ambiente attorno a loro.

 

Per Disturbi dello spettro autistico si intende una serie di disturbi che colpiscono le abilità sociali e di comunicazione e, in misura differente le abilità motorie e linguistiche. Si tratta di uno spettro variabile, che può comprendere sia persone con alto quoziente intellettivo che con ritardo mentale.

 

All’interno dello spettro autistico, infatti, troviamo diverse diagnosi, che vanno dalla Sindrome di Asperger, che definisce persone ad “alto funzionamento”, al Disturbo autistico, che descrive invece persone con grave disabilità verbale ed intellettuale.

 

Le cause risultano ancora sconosciute, tuttavia molteplici ricerche evidenziano che esiste una multifattorialità di cause genetiche, organiche o acquisite precocemente che, in modi diversi, potrebbero giustificare l’insorgenza del disturbo autistico e che vanno ulteriormente indagate.

 

Le insegnanti curriculari e di sostegno oggi più che mai sono chiamate a rispondere in maniera adeguata ai differenti bisogni di questi bambini, senza essere supportate né, molto spesso, avere una formazione specifica. I bambini affetti da questo disturbo richiedono tanta energia, attenzione e lavoro a chi gli è accanto, ma soprattutto richiedono “strategie di gestione specifiche” per stabilire una relazione positiva che ne favorisca gli apprendimenti.

 

In questo articolo, voglio dare alcuni suggerimenti agli insegnanti, ma anche a tutte le altre figure che gravitano intorno ai bambini con disturbi dello spettro autistico, che molto spesso si sentono impotenti e incontrano notevoli difficoltà.

 

Di seguito puoi trovare alcune delle strategie utili per promuovere la Comunicazione, per affrontare le problematiche comportamentali e per favorire l’apprendimento in classe.

 

autismo a scuola
autismo a scuola

 

Il bambino autistico generalmente mostra forti difficoltà a stabilire e mantenere un contatto visivo con le persone che entrano in relazione con lui, pertanto è necessario, quando si intende  interagire con lui:

 

–  Stabilire e mantenere un contatto oculare e spronare il bambino a fare altrettanto;

Parlare in modo chiaro e servendosi dell’ausilio di immagini in caso di difficoltà linguistiche;

 

Il bambino autistico spesso ha rituali ed abitudini molto rigidi e può reagire alle rotture e/o alla forzatura di tali rigidità con improvvise crisi e scoppi d’ira; è pertanto improduttivo e dannoso tentare di forzarlo bruscamente a modificare le proprie abitudini, bisogna:

 

Rispettare i suoi tempi e non richiedere troppi cambiamenti improvvisi

Strutturare la sua giornata in modo chiaro, pianificando in anticipo le attività

Rivolgersi a lui in modo calmo e chiaro

Usare la strategia del SE-POI, piuttosto che interventi correttivi e/o punitivi (se farai questo, poi succederà quest’altro), per promuovere nel bambino lo sviluppo di una riflessione sulle conseguenze delle proprie azioni:

Promuovere la strategia di imitazione dei pari per ottenere i comportamenti adeguati e desiderati da parte del bambino

Suddividere un compito in sequenze semplici;

Utilizzare il canale visivo per l’apprendimento, avvalendosi di schemi,tabelle e immagini.

 

In generale ricordarsi di rispettare i tempi e le modalità di comunicazione visive, piuttosto che verbali, ma tentare comunque di integrare entrambe.

 

Non dimenticare di sfruttare i dispositivi come PC o tablet: garantiscono un grandissimo supporto per migliorare le abilità strutturali di base, quelle comunicazionali, quelle motorie e quelle di linguaggio espressivo.

 

Per concludere, un elemento fondamentale: il “Cuore”. È importante credere in ciò che di fa, solo così si possono ottenere risultati:

 

Ho un’esperienza di insegnamento con un bambino autistico di 11 anni. Non parlava e raramente guardava negli occhi. Un giorno ha cominciato a gridare e a rincorrere un compagno in classe. L’ho richiamato e ho ordinato al compagno di fermarsi e di stare tutti in silenzio. Mi sono avvicinata a lui lentamente e porgendogli la mano, l’ho invitato a seguirmi, ci siamo seduti ed è tornata la calma. Un caso, le tecniche, il buonsenso? Non so. Forse l’aver stabilito un rapporto di vicinanza precedentemente, ha fatto sì che la situazione si risolvesse per il meglio. E comunque concordo: bisogna volergli bene e usare le tecniche per aiutare uno studente autistico! Un'esperienza di una prof.

Vi segnaliamo due guide. Quelle che i nostri lettori hanno selezionato. Quelle che reputiamo più complete e professionali dal punto di vista di INCLUSIVITÀ:

 

AUTISMO. COME E COSA FARE CON BAMBINI E RAGAZZI A SCUOLA (1 Guida operativa + 2 Workshop + Espansioni online)

 

 

(consigliata da centinaia di lettori)

L’opera è davvero fruibile da quanti lavorano con bambini e ragazzi con autismo: affronta il problema dell’autismo dal punto di vista dell’ insegnante. L’ho trovata molto interessante e ricchissima di spunti operativi pratici. Informazioni chiare, possibilità di autovalutare il proprio livello di conoscenze e di approfondirlo, molti materiali fotocopiabili e da costruire o modificare. L’organizzazione è per aree di sviluppo, che corrispondono ai vari capitoli. Vi è inoltre la possibilità di accedere ad approfondimenti e ulteriori materiali online, tramite il codice che si trova nella guida. Davvero utilissimo, per me è stato provvidenziale! Bravi gli autori: poca “filosofia” e molta pratica. Ottimo libro, consigliato a tutti gli Insegnanti ed Educatori che lavorano con bambini autistici.La nostra opinione
È uno dei pochi testi che contengono indicazioni operative, griglie osservative pronte da compilare, icone per le agende, tutto tarato su due livelli di competenze . Un ottima guida per gli insegnanti, gli educatori e non ultimi i genitori che possono seguire i figli proponendo tante attività utili per lo sviluppo cognitivo e comportamentale del disabile. Ero un po’ scettica nell’acquisto, ma mi sono ricreduta. Questo testo è ricco di spiegazioni e spunti didattici per chi lavora con bambini autistici!La nostra opinione

 

Facilitare la comunicazione nell’autismo. Con DVD-ROM

Libro molto interessante e pieno di immagini.è molto utile con i bambini con problemi del linguaggio. Lo consiglio alle insegnanti e ai genitoriUn genitore

 

Autismo a scuola. Stategie efficaci per gli insegnanti

Mi è piaciuto per la chiarezza con cui vengono esposti gli argomenti, e anche perché il libro permette di sfatare delle false credenze sostituendole con chiare definizioni ed esempi pratici di comportamento efficaci. Un buon libro, una guida interessante con spunti per il nostro lavoro di Insegnanti sia nel contesto della classe che per il Sostegno.Un'insegnante

Gioco e interazione sociale nell’autismo. Cento idee per favorire lo sviluppo dell’intersoggettività

Libro ottimo sia per genitori che terapisti. Mostra in modo pratico i giochi e con le illustrazioni tutto diventa ancora più semplice. Consigliato specialmente per il primo approccio alla malattia.Una mamma

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3 commenti su “Autismo a Scuola: Cosa Possono Fare gli Insegnanti”

  1. Ricordiamoci che i bambini autistici non sono tutti uguali, anche loro hanno oguno un carattere diverso e delle problematiche e potenzialità diverse. Io sono genitore di un ragazzino autistico e se fossi insegnante a prescindere che all interno della scuola non ci siano corsi per queste cose da coscienza mi documenterei in prospettiva di una tale evenienza

  2. Sono una docente di sostesto di una tredicenne sordomuta totale e autistica, e da un anno che la seguo, ma al ritorno delle vacanze è regredita, vuole fare solo ciò che vuole lei e al prino no si scatena autolesionismo e aggressione, potete consigliarmi altre strategie oltre il contenimento? Grazie

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