La tecnologia avanza, tutto diventa superveloce, pratico ed istantaneo, ma molte volte bisogna porre un freno e tutelare l’incolumità dei cittadini attraverso pratiche di informazione. Le Marche si mostrano prudenti, in merito all’arrivo della 5G, la rete superveloce, applicando il principio di precauzione sulla scia di Bruxelles, la prima città a bloccare la sperimentazione della 5G proprio per evitare sull’uomo effetti devastanti.
Tale sperimentazione è stata bloccata e prima di divulgarla sono state effettuate delle accortenze per verificare l’effettivo danno che una rete superveloce può provocare, per cui è stata diffusa un campagna informativa per informare i cittadini che un uso inappropriato dello smarthphone può risultare seriamente pericoloso.
Infine si chiede di intervenire attraverso le istituzioni competenti affinché non siano attivati aumenti del valore di attenzione e dei limiti di esposizione previsti dal DPCM del 2003 e di impegnare i Comuni per l’adozione dei piani delle antenne in modo da catturare le radiazioni e prevenire tipi di tumore aggressivi, così come indicato dalla legge regionale del 2017