Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università Sapienza di Roma, dichiara all’Adnkronos Salute: “La scuola avrebbe dovuto cominciare dopo la metà di agosto, anche il 20. Il 14 settembre è davvero troppo tardi”.
Per la docente di psicologia la didattica a distanza non ha fatto bene agli studenti, che “hanno perso molte altre possibilità di apprendimento. Il rischio, se non si interviene, è che si creino lacune difficili da colmare”. Per questo critica la data del 14 settembre per il rientro a scuola.
Anna Oliverio Ferraris prosegue: “Gli insegnanti e la scuola si dovrebbero impegnare con un recupero ben organizzato. Il docente deve avere il tempo di verificare quali sono le lacune e anche quanto è cambiata la capacità di concentrazione del proprio studente”.
La docente infine conclude: “Bisognava anticipare l’inizio della scuola. Capisco che dobbiamo guardare anche alle necessità del turismo ma non si possono sacrificare i ragazzi sull’altare dell’economia”.