In un videoforum su Repubblica, il ministro Bussetti dà un po’ di informazioni per chiarire le idee riguardo al prossimo reclutamento. E dice: “Fermiamo il prossimo bando per non abilitati e no a nuovi cicli di Tirocinio. Semplifichiamo tutto. Le prove nazionali si svolgeranno solo quando serve e i candidati dovranno conoscere in anticipo il numero dei docenti necessari sulla singola materia”.
Nonostante il suo discorso sia risultato un po’ confuso, comunque facendo gli opportuni collegamenti con le sue dichiarazioni precedenti, sembra si possano ritrovare dei punti fermi. Il percorso successivo al concorso (FIT) non verrà abolito, ma semplificato. Ciò era già stato dichiarato dal Senatore Mario Pittoni (Lega), Presidente della VII commissione cultura del Senato.
Riguardo invece ai 24 CFU in discipline antropo–psico–pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche che i laureati hanno conseguito in base al Dm n. 616 del 10 agosto 2017 in quanto requisito di accesso al concorso per laureati, sembra esserci un’importante anticipazione. Pur se non nominandoli in modo esplicito, ma parlandone in modo generico nel discorso FIT, comunque nel videoforum il ministro Bussetti ha affermato che potrebbero diventare titolo aggiuntivo, poichè coloro che li hanno già conseguiti hanno diritto ad una risposta.
Riguardo alla sua idea di concorso inoltre il ministro dice: “Le prove concorsuali saranno più snelle, agevoli e chiare. Ci sono 500 posti, i primi 500 avranno la loro cattedra e poi un altro concorso”. Quindi appaiono ancora molto confuse le indicazioni date da Bussetti e sicuramente per il concorso bisognerà aspettare. Infatti il ministro non ha fornito alcuna data, poiché va fatta un’accurata ricognizione dei posti che sono a disposizione così che gli insegnanti possano scegliere in modo consapevole la regione in cui intendono sottoporsi alle prove.