Annunciato L’Inno del Nuovo Anno Scolastico degli Insegnanti, È di Filippo Caccamo e Fa: “Che Confusione, Sarà Perché Insegniamo”

Filippo Caccamo è un nome molto noto tra gli insegnanti italiani. È un insegnante di mestiere e un attore comico per passione. Grazie ai suoi video virali, ha conquistato il cuore del mondo dell’educazione. Ha oltre 800.000 seguaci su tutti i social media ed è diventato una vera star tra gli insegnanti. Ma cosa lo rende così speciale?

Le performance di Caccamo si basano su storie, gesti e situazioni comuni che ogni insegnante ha vissuto almeno una volta. Il suo talento sta nel prendere ispirazione dalla vita di tutti i giorni, raccontando sul palco storie ed esperienze che colpiscono profondamente il suo pubblico.

Quest’anno, Caccamo ha deciso di esprimere le sfide e le gioie della sua professione con una canzone chiamata “Sarà perché insegniamo“. Il testo è un canto collettivo che affronta argomenti come la precarietà, le supplenze e l’importanza di arrivare “vivi” alla fine di giugno. Nel testo, ci sono anche riferimenti all’attesa di un contratto e alla difficoltà di gestire una classe “matta”.

Stringimi forte e stammi più vicino
Che a fine Giugno voglio arrivarci vivo”
,

canta Caccamo, e ogni insegnante si sente subito compreso.

Caccamo è riuscito a creare un collegamento tra una professione millenaria e il mondo dei social media. In un’epoca in cui la scuola è sempre più al centro dell’attenzione, la sua capacità di far sorridere e di evidenziare le sfide reali è un respiro di aria fresca.

Con “Sarà perché insegniamo”, non ha solo scritto una canzone, ma ha anche dato voce a una professione che, nonostante le difficoltà, continua ad insegnare con passione e impegno.

“Sarà perché insegniamo”

“Che confusione
Sarà perché insegniamo
È una disgrazia
Che cresce piano piano
Stringimi forte e stammi più vicino
Che a fine Giugno voglio arrivarci vivo
Io sono mad, non ho ancora un contratto
È primavera
Sto ancora aspettando
Cade una stella
O sono i miei maroni
Che te ne frega
Sono anche io un precario
E vola vola si sa
Da un plesso all’altro si va
Fai una supplenza per me
L’orario è matto perché
E se un supplente non c’è
Basta una sostituzione
Per far confusione
Fuori e dentro di te
Faccio il concorso
Ma ancora son precario
È un nuovo anno
Le ferie le ho a Gennaio
Cadesse il mondo
Rimango un precario
Se cade il mondo
Sarà perché insegniamo
Stringimi forte e stammi più vicino
Che a fine Giugno voglio arrivarci vivo
La classe è matta
Che cosa c’è di strano
La scuola è matta
Almeno noi insegniamo!”

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