Si prospetta un futuro più roseo per i genitori che devono ricorrere a ripetizioni private per i loro figli. Verrà presto presentato alla Camera un emendamento per una detrazione del 19% sui costi delle lezioni.
Ne potranno usufruire studenti minorenni le cui famiglie hanno un reddito Isee inferiore ai 50.000 euro. L’insegnante che dà ripetizioni dovrà inoltre essere titolare di cattedra. Questa rivoluzione nasce per contrastare le attività in nero spesso legate al settore delle ripetizioni private ed è collegata
Già dal primo gennaio 2019 è stato decretato che “i titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado“, potessero chiedere l’applicazione di “una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari“.
Gli insegnanti delle scuole pubbliche che danno ripetizioni private avevano l’obbligo di notificare alla propria amministrazione “l’esercizio di attività extra professionale didattica ai fini della verifica di eventuali incompatibilità“. L’imposta andava versata “entro il termine stabilito per il versamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Per la liquidazione, l’accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il contenzioso ad essa relativi si applicano le disposizioni previste per le imposte sui redditi”.