Il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha fatto un intervento al termine della cerimonia per l’anniversario della scomparsa di Marco Biagi.
“La cosa che mi impressionava di Marco era questa capacità come giurista di confrontare le diverse situazioni e come intellettuale di cogliere le trasformazioni che c’erano nei sistemi produttivi, economici, sociali e umani” ha affermato.
“Vi era questa capacità anche di trovare un riformismo vero e come tutti i riformisti ha assaporato quanto fosse dura la solitudine del riformista” ha aggiunto.
“Il virus ci ha colpito, ma prima lo avevano già fatto individualismo e populismo. In questi 20 anni Marco ci è mancato, è mancato alla famiglia, è mancato al Paese, è mancata la sua capacità garbata e severa di osservare il presente e preparare il futuro. A noi tocca la responsabilità di prendere la sua bicicletta e proseguire sulla sua strada” ha continuato.
Poi ha detto: “In Italia forse abbiamo tanti professori e abbiamo pochi maestri, si tratta di restituire anche ai professori la dignità di maestro. È giunta l’ora di fare una scuola che sia più capace di dare tutte quelle competenze di vita comune che, probabilmente, noi abbiamo dato per scontato e che sono invece fondamentali“.
“Stiamo lavorando tanto su un’idea di una nuova scuola che non sia legata solo al dare nozioni, a dare informazioni. Oggi i nostri ragazzi sono travolti di informazioni, sono annegati di informazioni, li stiamo riempiendo di cose in più, di informazioni in più: forse è anche il tempo di fermarsi un attimo e tornare a pensare che la scuola non deve dare informazioni in più ma dare più competenze per vivere insieme” ha concluso.