Alena Seredova ha rivelato al Corriere della Sera che qualche mese fa ha conosciuto il piccolo Giovannino, il bimbo nato con l’ittiosi Arlecchino: “L’ho visto a settembre. Mi hanno presentato questo cucciolo, mi hanno raccontato la sua storia e vederlo è stato un momento molto forte”.
Riguardo i genitori del neonato, che non se la sono sentita di riconoscerlo, la Seredova ha dichiarato: “Ho pensato a quanto dovesse essere stato doloroso per i genitori decidere di lasciarlo. So che sono più o meno miei coetanei, che l’hanno avuto con una fecondazione assistita e che, nonostante, tutti gli esami preventivi, era stato impossibile diagnosticare in anticipo una malattia così rara.”
La modella ha poi fatto una rivelazione sorprendente: “A Praga, i medici pensavano che avessi l’ittiosi anch’io. Papà ricorda sempre che, quando mi vide nella culla dell’ospedale, tutta coperta di squame, fece un balzo all’indietro per lo spavento, poi cominciò a piangere”. Le cure per cercare di tenere sotto controllo i disagi della patologia cominciarono subito: “Fecero quello che oggi fanno a Giovannino: lo ungono per dare sollievo alla pelle che tira. Per una settimana, mi ungevano tutti i giorni, immergendomi in una bacinella di olio emolliente. Dissero a mia madre che sarei sempre stata male, che non avrei potuto prendere il sole. Poi, la mia pelle fece la muta, come quella di un serpente, e non ho mai avuto problemi cutanei di alcun tipo”.
E ora che si cerca qualcuno che si prenda cura di Giovannino, la Seredova spera che il bimbo possa “essere accudito con amore”.