Era stato uno dei drammaturghi più influenti di Broadway negli ultimi decenni, è morto ad 81 anni Israel Horovitz a causa di un tumore nella sua casa a New York.
Muore ad 81 uno dei drammaturghi più importanti della scena teatrale contemporanea, Israel Horovitz sarà ricordato come un personaggio anticonformista in grado di mostrare al mondo le sue numerose e storiche opere. L’uomo è deceduto nella sua casa a New York a causa di un tumore.
Nel 1968 ha regalato al teatro due atti di livello come“It’s Called the Sugar Plum” e “L’indiano vuole il Bronx”, impronte indelebili che hanno raccontato la violenza presente nelle città americane dell’epoca. “Fragole e Sangue” poi lo consacrò come figura di riferimento nella cultura sessantottina, che lo rese noto al grande pubblico, nel 1970 venne realizzato il film che vinse il premio della giuria al Festival di Cannes, diventando un’opera di culto del decennio.
Il teatro lo innalzò talmente tanto dal punto di vista professionale al punto che Samuel Beckett, premio Nobel maestro del teatro dell’assurdo lo invitò a pranzo, per poi stringervi un forte sodalizio, Horowitz lo definì il personale: “padre spirituale, letterario, morale”.
Altra commedia molto nota è “Care conoscenze e cattive memorie”, che racconta di un professore che finge di essere sordo per sentire cosa pensano effettivamente gli altri di lui. Mentre nell’opera “La campana” (1993) si narra di una di una spia ed il suo rapporto con una giovane donna.
Nato a Wakefield, nel Massachusett, il 31 marzo 1939 da una famiglia ebrea, in seguito si trasferì a New York insieme all’amico John Cazale. Nel 1968 lancia nel grande teatro Al Pacino, con il dramma “L’indiano del Bronx”, altra opera storica è “The Primari English class” che alla sua prima versione aveva come interprete Diane Keaton. Tra i premi collezionati durante la corriera si contano due Obie Awards, un Prix Italia, un Sony Radio Academy Award e un premio alla carriera Pix de Plaisir du Théatre.