Nicole Garloff l’anno scorso accompagnava spesso in ritardo a scuola suo figlio Hunter, di 6 anni, a causa di problemi con l’auto che non partiva. Era consapevole che tutto questo avrebbe danneggiato suo figlio.
Un giorno, dopo essersi recata a scuola per vedere se il bambino stesse bene, lo ha trovato in mensa da solo che piangeva. Un pezzo di cartone lo isolava dagli altri bambini.
Infuriata per il modo in cui Hunter veniva trattato, ha scattato una foto prima di riportare a casa il piccolo. Ha poi pubblicato l’immagine su Facebook, ricevendo molti consensi.
Bill Mayer, un conduttore radiofonico, ha dichiarato: “Sentiamo un sacco di brutte notizie e abbiamo tantissimi problemi. Ma è raro avere l’opportunità di affrontarli appena sorgono. A volte le regole della scuola sono ingiuste, ma ora scopro che si deve tutto a una macchina che non parte”. In un primo momento Mayer ha pensato di contattare un’officina per far riparare l’auto, ma quando ha scoperto che sarebbe venuto a costare più del valore della macchina, ha deciso di regalare alla famiglia di Hunter un’auto usata.
Molte altre aziende del posto hanno dato il loro contributo, con pneumatici e finestrini nuovi. Infine l’officina ha donato 1100 euro in riparazioni e ha offerto tre cambi di olio all’anno. Mayer ha raccontato: “Questa famiglia non ha mai chiesto aiuto. Volevano solo cambiare le regole della scuola. Noi volevamo dar loro una mano, poi tantissime persone hanno donato il loro tempo e tanta generosità.”